«Vivere, non vivacchiare». Il motto di Pier Giorgio Frassati risuona ogni giorno nei nostri oratori. Ci riguarda da vicino, ci sprona a puntare in alto sulle orme del Vangelo.
A cento anni dalla sua nascita al cielo, avvenuta il 4 luglio 1925, il beato torinese continua a essere un esempio per chi vive l’esperienza cristiana nella dimensione dell’amicizia e dell’impegno sociale.
Per questo, come NOI Associazione, nel 2025 ci lasceremo guidare in modo particolare dalla figura del giovane Frassati, in attesa di celebrare l’evento di grazia da poco annunciato: la sua canonizzazione.
Laico e giovane militante in associazioni del laicato cattolico, Pier Giorgio si impegnò con tutto sé stesso in iniziative di sviluppo sociale e di carità verso i poveri e i malati. Ispirandoci al suo modello di santità, daremo ancor più risalto a quei valori che da sempre guidano la ventennale esperienza di NOI Associazione negli oratori e nelle comunità: la solidarietà, l’amicizia sincera, l’uguaglianza, la giustizia sociale, la cooperazione, il rispetto per il Creato.
Assieme a Frassati ci riscopriremo «Tipi Loschi» da oratorio, per riadattare la goliardica espressione che lo stesso Pier Giorgio coniò per descrivere un modo originale e nuovo di vivere l’amicizia, secondo un legame di fede che dà valore e dignità all’esperienza umana.
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Biografia di Pier Giorgio Frassati
Pier Giorgio Frassati nasce a Torino il 6 aprile 1901 in una famiglia della ricca borghesia: suo padre è Alfredo Frassati noto giornalista e la mamma è Adelaide Ametis affermata pittrice.
In un periodo in cui Torino inizia un accentuato sviluppo imprenditoriale, Pier Giorgio viene a conoscenza delle difficoltà in cui si dibattono gli operai. Entra in contatto con la povertà: durante il liceo comincia a frequentare le Opere di san Vincenzo. Amico di tutti, esprime sempre una fiducia illimitata e completa in Dio e nella Provvidenza ed affronta le situazioni difficili con impegno, ma con serenità e letizia. Dedica il tempo libero alle opere assistenziali a favore di poveri e diseredati.
Si iscrive a diverse congregazioni e associazioni cattoliche, si accosta con frequenza alla comunione, aderisce alla «Crociata Eucaristica» e frequenta la Congregazione Mariana che lo inizia al culto della Madonna.
Fonda con i suoi amici più cari una «società» allegra che viene denominata «Tipi loschi», giovani attenti ad aiutarsi nella vita interiore e nell’assistenza degli ultimi.
Muore di poliomelite fulminante il 4 luglio 1925.
(fonte: Dicastero delle Cause dei Santi)
TESTIMONE DELL’ANNO PG FRASSATI
La testimonianza del beato Pier Giorgio Frassati, il fascino della sua vita, la forza della sua fede hanno sempre goduto di una particolare attualità e universalità. L’Anno speciale a lui dedicato, nel centenario dalla morte avvenuta il 4 luglio 1925, è un’occasione preziosa per riscoprirne il segreto e la forza interiore. Pier Giorgio affascina e interroga per la qualità specifica della sua fede in Gesù Cristo, che non ha coinvolto ed esaltato soltanto un particolare aspetto della vita del giovane, ma tutte le sue dimensioni, nella loro quotidianità e varietà. Persone di tutte le età, di vocazioni e attitudini diverse sperimentano ancora oggi un’inconfondibile originalità, che continuamente si alimenta e cresce, nella figura di Pier Giorgio. Frassati è «il giovane delle otto beatitudini» perché è il giovane che ha saputo interpretare, gustare e donare la vita nella sua profondità e multiformità, con intensità, totalità e passione così particolari da rendere la sua esistenza un’autentica guida, quasi una road-map per la quotidianità di chi voglia tentare di seguire il Vangelo del Signore Gesù.
«La santità di Pier Giorgio risplende non tanto in questo o quell’aspetto della vita, ma nella globalità e nella ricchezza di tutta la sua esperienza terrena, al punto che dovremmo riconoscere che non ci sia ambito della nostra esistenza in cui Pier Giorgio non sia entrato, con la sua tipica esuberanza ed originalità», ha affermato il presidente nazionale di NOI ASSOCIAZIONE, don Luca Ramello.
Il progetto di NOI ASSOCIAZIONE «Tipi loschi da Oratorio» intende approfondire e rilanciare questo slancio interiore del Beato Pier Giorgio, in riferimento al servizio educativo svolto dagli Oratori, alla formazione cristiana degli educatori e degli animatori, all’orizzonte pastorale che orienta il senso di ogni Oratorio. Nel cuore di Pier Giorgio era ben chiara l’importanza dell’Oratorio come accompagnamento educativo delle giovani generazioni, soprattutto dei poveri e degli emarginati. Oggi quella missione, calata nel nostro tempo, chiama in causa proprio NOI.