CONFERENZA ORGANIZZATIVA ROMA
“Vi incoraggio a proseguire la proficua e apprezzata opera a servizio dell’evangelizzazione e della promozione umana”.
Gli auguri più belli per i vent’anni di Noi Associazione sono stati quelli di
Papa Francesco.
Quelle parole, piene di premura paterna e di affetto, sono risuonate in piazza
San Pietro nell’Udienza Generale avvenuta del 23 novembre scorso.
Per i delegati dell’associazione ritrovatisi nella Capitale, quell’incontro in Vaticano è stato il momento più emozionante avvenuto nell’ambito della Conferenza Organizzativa 2022 svoltasi dal 22 al 24 novembre.
Obiettivo dichiarato: proseguire il virtuoso cammino all’interno dei circoli, delle parrocchie e delle diocesi
“Abbiamo presentato al Papa i nostri oratori, per ricevere la sua benedizione e perché il Signore ci aiuti sempre ad arricchirli con segni di bene e di fraternità”, ha commentato il presidente nazionale del Noi, don Damiano Vianello.
La tre giorni romana è stata un’occasione di incontro di condivisione, tra tavole rotonde e momenti di confronto. In particolare, il segretario nazionale NOI, Luca Uberti Foppa, ha aperto i lavori e tracciato un bilancio del virtuoso cammino svolto dall’associazione, ormai protagonista del Terzo Settore con il proprio stile cristiano e al passo coi tempi. Roberto Mauri (co-fondatore del Centro Studi Missione Emmaus) ha poi agevolato la discussione tra i partecipanti attraverso un panel sul tema “Oratorio nel territorio. Il nostro sguardo verso il futuro associativo”. Tra i momenti più interessanti, il dialogo aperto con don Emanuele Poletti (Direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale dell’Età Evolutiva, Consulente Ecclesiastico del Centro Sportivo Italiano, direttore del Servizio Assistenza Sale di Bergamo e Presidente ACEC Bergamo) e David Lo Bascio (presidente del COR – Centri Oratori Romani).
Non sono mancate le occasioni di preghiera e di convivialità: elementi che pure fanno parte della nostra quotidiana esperienza negli oratori. È stata infine elaborata la bozza di un manifesto che diventerà un paradigma per gli oratori interessati ad affrontare con efficacia le sfide educative del presente. “Vogliamo tramandare ciò di buono è stato costruito, imparando ad avere uno sguardo ancor più missionario. Oggi dobbiamo guardare ‘fuori dal recinto’ per incontrare i bisogni di chi vive il nostro tempo”, hanno spiegato alcuni partecipanti alla tavola rotonda organizzata da Noi Associazione proprio sul futuro degli oratori italiani.
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